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Kailashamudra
Kailashamudra:
è una parola composta dal sostantivo mudra
(letteralmente “sigillo”, ma anche “gesto”)
e dal nome della montagna Kailasha.
Il
monte Kailasha è un picco nevoso ubicato nel Tibet ed è
lì che si colloca secondo la tradizione hindù il
“paradiso” di Shiva: è descritto come un
luogo di delizie ricoperto da meravigliosi giardini, dove il Dio,
sotto l’aspetto di uno yogi nudo, risiede accompagnato
da un divino corteo di ninfe e di geni (cfr. Shiva-purana,
Rudra-samhita, cap. 18,44).
Il
Kailasha ha cime splendenti disseminate di pietre preziose
multicolori; vi si trovano infinite varietà di animali e
piante e gli alberi hanno riflessi d’argento; il Gange,
scaturito dalla montagna, santifica e purifica ogni cosa. Attorno
alla montagna scorrono i fiumi Nanda (Felicità)
e Alakananda (Alaka è il nome della città
di Kubera, il dio della ricchezza e del regno dei morti, ed è
situata non lontano da Kailasha) la cui sola vista cancella ogni
colpa e dove le ninfe, affaticate dai giochi amorosi con i loro
amanti, si dissetano. A breve distanza c’è Pippala,
il fico sacro sotto il quale Shiva pratica lo yoga (cfr. op.
cit. cap.40,22-36). Nel suo paradiso Shiva appare sempre con un
aspetto glorioso: la luna gli fa da corona, ha tre occhi e i serpenti
ornano il suo corpo come gioielli.
Talora
il monte Kailasha si identifica anche con il monte Meru, la
montagna assiale dove risiedono gli dèi (figura di Kailasha).
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