Meru
Meru-asana:
Meru-asana:
il nome di questa postura trae origine dal nome del monte Meru.
Nella
mitologia hindù il monte Meru è una montagna
favolosa che si erge al centro del cosiddetto Jambudvuipa
(“isola della melarosa”) una terra considerata
sede abituale dei mitici giganti Asura e dimora estiva dei
trentatrè dèi del pantheon vedico.
Il
riferimento a questo mito è contenuto in numerosi purana
(soprattutto nel Brahma-purana e nel Markandeya-purana)
e nel poema epico Mahabharata: la nostra terra, secondo questa
descrizione mitologica, appare divisa in sette lande concentriche
separate da altrettanti oceani di forma circolare; la landa più
interna tra le sette che figurano nel mito è il continente di
Jambudvipa (noto altrimenti come Sudarshanadvipa,“isola
bella”) che trae il suo nome dall’albero della mela rosa,
un frutto molto simile ad una prugna nera. Nel mito i frutti di tale
albero,una volta maturi, sarebbero caduti sulle creste dei monti e
con il loro succo spremuto avrebbero dato vita al fiume Jambunadi
(“fiume di jambu”, ovvero “della mela
rosa”) che scorre da allora nella terra di Jambudvipa.
Nei purana questo continente si dice anche essere suddiviso in
quattro regioni aventi la forma dei petali di un loto al centro del
quale è collocato Meru, il monte d’oro; sulla sommità
del monte Meru si estenderebbe la città di Brahma (Brahmapuri)
circondata e racchiusa dalle acque del fiume Gange che l’avvolgono
in senso circolare dopo essere scaturite dai piedi del dio Vishnu.
Il
mito ci induce anche ad una lettura e ad un’analisi sul piano
antropologico poiché il monte Meru si può considerare
una delle molteplici forme di axis-mundi (“asse”
del mondo) che ricorrono nella simbologia archetipica universale:
l’immagine simbolica della montagna che congiunge cielo e
terra, realizza idealmente l’intersezione tra il piano
ierofanico (sacro e divino) e il piano fenomenico (quello
dell’apparire che è proprio della dimensione umana), un
punto di convergenza tra i due piani, alto e basso, che fa dell’asse
una sorta di “centro” del mondo.
Nel
corpo umano l’immagine dell’asse Meru, ha un suo
corrispettivo fisico nell’asse cerebro-spinale definito non a
caso (anche nei testi tantrici) “monte-Meru”
o “Meru-danda” (“bastone” di Meru):
questo sarebbe, infatti, il punto di massima convergenza del
potenziale energetico che “scorre” lungo la colonna
vertebrale, il “centro” per eccellenza del corpo umano
perché assimilabile simbolicamente al monte Meru, “centro
del mondo”.
[ Indietro ] |