RESTITUIRE  I VALORI ALLO YOGA
di Yogacharini Meenakshi Devi Bhavanani

Direttrice
INTERNATIONAL CENTRE FOR YOGA EDUCATION AND RESEARCH (ICYER)
Chinnamudaliyarchavady, Kottakuppam, Tamil Nadu, India – 605 104.

Yoga Life – Vol. 34  N. 2 – Febbraio 2003

Premessa:

Già dal 2002 si è visto un enorme incremento delle scuole di Yoga in tutto il mondo.

Questo articolo è una critica alla commercializzazione indiscriminata dello yoga mettendo in evidenza l’aspetto sacro e spirituale dello Yoga.

Abbiamo estratto dal documento originale (molto piu’ esteso e dettagliato) alcuni brani esemplificativi.

[…]

Bikram Choudhary, nipote del molto venerato Maestro bengalese Swami Yogananda della Self Realisation Fellowship, sta aprendo una catena mondiale di “Negozi di Yoga” in cui vengono insegnate sedici Asana in una stanza surriscaldata, e gli insegnanti di Yoga da lui franchizzati devono seguire esattamente, parola per parola, un copione scritto da lui! Le sue scuole di Yoga somigliano, per concetto ed esecuzione, alla famosa catena di fast food McDonald’s, tanto che alcuni spiritosi le hanno soprannominate “Mc Choudhary’s”. Bikram, accusato di sfruttamento sessuale delle sue studentesse, si è difeso dicendo: “Che cosa posso fare? Dicono che si uccideranno se non faccio sesso con loro. Devo salvare le loro vite!”

Bikram non è solo. Molti eminenti Guru nati in India che hanno fondato Ashram negli Stati Uniti sono stati coinvolti in qualche scandalo sessuale e/o finanziario. Alcuni “Guru” sono stati completamente rovinati e letteralmente costretti ad abdicare dai loro stabilimenti da milioni di dollari! Che fine ha fatto il buon vecchio “Brahmachari” o gli altri Yama dello Yoga di Patanjali, per quella materia? Molti Guru di Yoga si sono ritrovati con Ashram da miliardi di dollari simili ad alberghi a cinque stelle, viaggiando su jet privati e Mercedes Benz. (Aparigraha, Non-avidità)

O, tornando alle basi, Satya? Qualsiasi forma di autopromozione o pubblicità è compatibile con la Verità? È possibile pubblicizzare sé stessi e il proprio insegnamento (o permettere ai propri discepoli di farlo) come “Il Vero Sentiero per l’Illuminazione” o “Il Più Grande Maestro Vivente del Mondo” e affermare di essere radicati nel Satya? Non sono forse stati danneggiati i nostri antichi Rishi, i nostri Antenati Spirituali, da tale sfacciato egoismo, auto-glorificazione e auto-indulgenza nel nome dello Yoga e della spiritualità? Ci potrebbe essere un tipo peggiore di Himsa (violenza) di quello che viola l’anima stessa e l’eredità dei nostri antenati spirituali?

 

Qui in India, vediamo un simile decadimento e una flagrante violazione dei valori fondamentali dello Yoga, i Maha Vrata, persino a livello microcosmico, meno appariscente. Lo “Yoga” è ormai diventato una “materia accademica morta”, con “Università di Yoga riconosciute”, corsi di laurea magistrale e studi di dottorato che spuntano come funghi. La scintilla spirituale originaria che animava la ricerca yogica — la conoscenza di sé, lo Swadhyaya e il bruciante desiderio di comprendere l’Universo — è stata soffocata da proclami autocompiaciuti di superiorità sotto forma di titoli e qualifiche.

Abbiamo abbondanza di “Corsi di Certificazione per Insegnanti di Yoga di Un Anno”, e persino, cosa peggiore, “Corsi di Formazione per Insegnanti di Yoga di Un Mese”, ottenibili per poche migliaia di rupie! Grande affare: spostati, mondo del business, i santi stanno marciando dentro! Ciò che ai nostri Rishi richiese una vita di sforzi strenui per realizzare, viene promesso attraverso pubblicità appariscenti, macinato in polvere finissima, mescolato in una bevanda gustosa e somministrato in un attimo!

I migliori e i più brillanti, l’Adhikaran, la Persona Adatta, l’attento, il consapevole, il cosciente, il sincero, il disciplinato, la persona moralmente ed eticamente impegnata, purtroppo non è colui che viene attratto da tali corsi!
La triste e spiacevole Verità (che deve essere detta, con tutto il rispetto per il grande Legislatore Manu) è che coloro che non possono qualificarsi per altri corsi, che sono mentalmente e intellettualmente incapaci di accedere a studi superiori — ingegneria, medicina, informatica, persino le altre arti e scienze di base — si riversano disperatamente verso la “materia più facile e morbida di tutte”: lo Yoga!

Negli ultimi cinque anni (almeno a Pondicherry e nel Tamil Nadu, dove risiedo) abbiamo assistito a un vero e proprio inondamento del mercato dello Yoga, con laureati appena alfabetizzati e persino non laureati che aprono Centri Yoga a ogni angolo e occupano posizioni di insegnanti di Yoga in scuole private, dove hanno accesso a un gran numero di giovani menti.
Molti di questi cosiddetti “insegnanti di Yoga qualificati dall’Università”, armati del loro “Certificato di Sei Mesi” o “di Un Anno”, possiedono corpi abbastanza flessibili e quindi riescono a eseguire molte Asana difficili — suscitando così un’ammirazione adeguata in coloro che sono intrappolati in un corpo “meno elastico”.
Gli ignoranti arrivano a convincersi che tale “ginnasta” sia davvero un vero Yogi!

Ego non sviluppati che si spacciano per “Maestri di Yoga” cadono vittime della “Madre delle Klesha” — Avidya (ignoranza) — e si convincono di essere la “Massima Autorità” in tutte le questioni relative allo Yoga, sostenendo la loro autorità con i certificati. Naturalmente, “l’arroganza” è direttamente proporzionale all’“ignoranza”, e non c’è nulla di più tirannico della “mente ignorante”.

 

 

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